Riccardo ha 31 anni e vive a Castel San Giovanni, in provincia di Piacenza. Qui, Amazon ha inaugurato il suo primo centro di distribuzione italiano nel 2011. “Mi sono laureato in Scienze della Comunicazione, dopodiché ho iniziato subito a cercare lavoro” racconta Riccardo. “Amazon è la mia prima vera esperienza lavorativa: sono entrato nel settembre del 2012 come packer, nel vecchio MXP1, il primo magazzino aperto da Amazon in Italia”. Come tutti i dipendenti del primo stabilimento, nel 2013 Riccardo è poi stato trasferito nel vicino e più grande MXP5, il centro di distribuzione da quasi 100.00 metri quadri, l’equivalente di undici campi da calcio.
“Certo, essere stati protagonisti della crescita esponenziale avuta da Amazon non solo a Castel San Giovanni, ma anche nel resto d’Italia, è davvero speciale: hai quella sensazione di essere un po’ il ‘padre fondatore’ e di far parte di una famiglia allargata” racconta Riccardo con affetto.
Dal suo ingresso in Amazon come addetto all’imballaggio, Riccardo ha sempre fatto parte del reparto che si occupa delle spedizioni, di cui ha potuto conoscere tutte le sfaccettature: “Una delle esperienze più formative l’ho avuta al ‘Dock’ dove ricoprivo il ruolo di ‘Shipping Clerk’. In pratica mi occupavo della gestione dei corrieri e delle bolle, dei mezzi in entrata e in uscita”.

Da Team Lead ad Area Manager

Nel 2014, Riccardo viene promosso a ‘Team Lead’ e ancora una volta, tornato nel reparto dell’imballaggio, ha potuto seguire una formazione più approfondita in merito alle mansioni legate al reparto. Nel 2015, arriva una nuova promozione: nella stessa area di magazzino, Riccardo assume il ruolo di Area Manager. “Poter crescere così rapidamente è stato entusiasmante quanto gratificante: non è così semplice trovare un’azienda che ti permetta di imparare tanto, dare il massimo ed essere ricompensato a livello professionale”.
Nel 2017, nella stessa area, a Riccardo viene data l’opportunità di gestire un turno in autonomia e affiancare un Ops Manager per il periodo di picco del 2017. Successivamente, ha avuto anche l’occasione di essere responsabile del turno notturno.

Da Proxy Ops a Ops Manager

Durante il periodo di picco 2018, a Riccardo viene proposto di coprire nuovamente il turno notturno come vice Ops. “Mi è stata data la possibilità di impegnarmi e di ottenere con le mie forze ottimi risultati, ma soprattutto di prendermi i miei meriti” spiega Riccardo.
A luglio 2019, Riccardo riceve un’ottima notizia: “Appena prima del picco del Prime Day, sono stato promosso a Ops Manager. Amazon offre un milione di opportunità: non c’è bisogno di essere super-specializzati, è sufficiente mettersi in gioco e aver voglia di fare”. Riccardo parla con affetto anche dei suoi superiori: “Sono stato fortunato ad aver avuto al mio fianco dei Manager che hanno creduto nelle mie potenzialità e mi hanno spronato a dare il massimo. Anch’io voglio trasmettere la stessa positività ai miei colleghi più giovani”.

Curiosità e voglia di imparare

Riccardo ci tiene a precisare una cosa: “Credo che la curiosità e la voglia di imparare siano state essenziali nel mio percorso di crescita in Amazon: tutti i giorni, entravo in azienda e coglievo nuovi spunti dalle mansioni svolte, cercando di andare oltre alle attività quotidiane standard. Amazon è il posto giusto: ogni giorno è il Day 1 e si viene catapultati di fronte a nuove emozionanti sfide, con un unico obiettivo: lavorare in squadra per raggiungere gli obiettivi”. Come sottolinea Riccardo, in Amazon c’è sempre spazio per nuove idee e miglioramenti e ogni contributo è essenziale.
Per Riccardo, la crescita personale non è fine a se stessa: “Il lavoro di un Manager è quello di gestire le persone, non i volumi. Far parte di un team e sentirsi tutti quanti coinvolti non solo a livello lavorativo, ma soprattutto umano, è per me la parte più significativa della mia professione”.
Riccardo ricorda inoltre la sua prima esperienza a MXP1: “L’entusiasmo dell’inizio non si è spento. Certo, In MXP5 è tutto più grande, ma nel team persiste il sentimento di far tutti parte di una grande famiglia. Cambiano le prospettive, gli orizzonti si allargano, ma la voglia di mettersi in gioco tutti insieme che c’era all’inizio, quella rimane eccome!”.
Riccardo infine vorrebbe che il suo percorso fosse preso da esempio e stimolo dai giovani che, come lui sette anni fa, entrano in Amazon con mille sogni e aspettative: “Tutti possiamo dare qualcosa, l’importante è mettersi in discussione e costruirsi delle opportunità. Le soddisfazioni, poi, arriveranno sicuramente”.