È stato affermato, dagli anni del boom di blog, testate digitali, notizie in 140 caratteri e citizen journalism, che la professione di giornalista sta attraversando una crisi di identità. Stando alle centinaia di studenti europei che hanno partecipato con i propri elaborati alla competizione indetta da Amazon sul tema del giornalismo nell’era digitale, sembra invece che il mestiere di scrivere goda di ottima salute e, anzi, che abbia trovato nuova linfa nelle possibilità offerte dalle nuove tecnologie e nell’entusiasmo delle generazioni più giovani.

Il giornalista dev’essere una sentinella dell’umanità
Gabriel

Salvatore, Paula María, Una, Martin e Gabriel sono i cinque studenti che, grazie alle loro penne acute e appassionate, hanno vinto la scholarship di Amazon organizzata in collaborazione con quattro prestigiose testate giornalistiche europee: La Stampa, The Times, DWDL.de e El País. Nati nella generazione dei millennial, o nativi digitali, nei loro saggi i ragazzi hanno esplorato sotto vari punti di vista il ruolo e gli strumenti del ‘cronista 2.0’. Il premio? La pubblicazione dei saggi vincitori e la partecipazione al laboratorio di idee rappresentato dal Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia, di cui Amazon è lo sponsor principale. Nel corso dell’evento, gli studenti vincitori hanno inoltre avuto la possibilità di intervenire in qualità di speaker ad un panel dedicato al giornalismo nell’era digitale insieme con Beniamino Pagliaro, gironalista de La Stampa, e Alessio Santarelli, Responsabile Euroepo del Kindle Store.

Per i ragazzi si è trattato di un’occasione preziosa per entrare in contatto con i lettori, ascoltare giornalisti professionisti di fama mondiale e prendere parte alla discussione sulle nuove opportunità aperte dalla multimedialità e dai social media per raggiungere il pubblico. “Il giornalismo sta ridefinendo il modo in cui i cronisti interagiscono con la comunità dei lettori,” ha osservato Martin, il vincitore austriaco. “L’era digitale ha aperto la strada a una nuova modalità di comunicare, fruire e condividere le notizie basata sulla conversazione tra giornalista e lettore,” ha commentato Massimo Russo, Condirettore de La Stampa. “La nuova edizione della scholarship rappresenta un’occasione preziosa per arricchire il dibattito con il contributo di giovani penne di tutta Europa cresciute in un sistema digitale.”

Sebbene nell’era dei millennial gli strumenti, le tempistiche e le forme dell’espressione giornalistica continuino a trasformarsi e moltiplicarsi, nelle riflessioni degli studenti rimangono centrali questioni senza tempo e dibattute con passione quali quella della responsabilità e del ruolo del giornalista come garante del buon funzionamento di una società democratica. “Il giornalismo è uno dei pilastri fondamentali per la costruzione di una società giusta,” ha affermato Paula María, borsista madrilena. “Il giornalista dev’essere una sentinella dell’umanità”, rilancia con entusiasmo Gabriel, il vincitore francese: “Vede ciò che gli altri non possono vedere. Questo è il giornalismo, e io voglio farne parte.”