“Ho sempre desiderato viaggiare per il mondo, sin da quando ero piccolo”, esordisce Alessio Ferretti, impiegato nel magazzino Amazon di Passo Corese da ottobre 2017. “Nel 2018 sono stato in Giappone per la prima volta e sono rimasto letteralmente senza parole: dentro di me sapevo che molto presto ci sarei tornato”. Ciò che Alessio non si aspettava, però, è che la sua seconda esperienza in Giappone sarebbe stata più di un semplice viaggio.

Ikuo Oguma

“Di rientro dalla mia prima esperienza in Giappone ho subito cercato di capire come fare per essere trasferito in uno dei centri Amazon presenti nella nazione. Ho aperto il portale aziendale per controllare le posizioni aperte e ho notato che Amazon stava cercando un Assistant per uno dei suoi studi fotografici a Tokyo” racconta Alessio. “Ho subito inviato una mail al fotografo, Ikuo Oguma, per capire come poter mandare la mia candidatura, chiedendo inoltre di poter visitare lo studio. Ikuo è stato gentilissimo e mi ha invitato a Tokyo per vedere il ‘dietro le quinte’ del photostudio di Amazon Fashion”.

studi fotografici di Amazon Fashion in Giappone

Più di un magazzino

Il 2 maggio 2019, Alessio è partito per il suo secondo viaggio in Giappone: ha vistato prima Osaka, poi Kyoto e Nara, per poi arrivare finalmente a Tokyo. Il 13 maggio ha fissato l’appuntamento al photostudio con Ikuo. Lo studio è situato nei pressi della stazione Shinagawa Seaside, vicino al porto della città. “Si presenta come un vecchio magazzino di quattro piani, ma solo tre sono stati allestiti da Amazon come set fotografici. È riconoscibile grazie ad un’insegna ‘Amazon Fashion’”.
“Ikuo mi accoglie all’ingresso e inizia a spiegarmi come si svolge normalmente una giornata di shooting all’interno dello studio” racconta Alessio. La merce arriva dai centri di distribuzione e viene trasferita in uno dei tre piani allestiti a set fotografici: un piano è dedicato alla moda bambino e non prevede il coinvolgimento di modelli. In un altro piano, invece, si trovano i set per la moda uomo/donna e, oltre al fotografo, sono presenti uno stilista che gestisce il flusso del lavoro e sceglie gli abbinamenti degli abiti, i modelli da fotografare e un assistente che controlla la qualità degli scatti. Questi primi due piani sono dedicati ai servizi fotografici per i cataloghi Amazon. Infine c’è il set per le pubblicità di Amazon: le dimensioni sono maggiori e sono presenti anche degli oggetti di scena.

studi fotografici di Amazon Fashion in Giappone

Un’esperienza indimenticabile

“L’esperienza al photostudio è stata memorabile: non dimenticherò mai la disponibilità e la cordialità di Ikuo. Nonostante le barriere linguistiche mi ha sempre fatto sentire a mio agio e mi ha spiegato nel dettaglio come funziona uno studio fotografico di Amazon Fashion” racconta Alessio. “Sono felice che Amazon mi abbia dato l’opportunità di vivere questa esperienza permettendomi di ampliare gli orizzonti e donandomi nuove prospettive. Le foto che scatto di solito sono di tipo naturalistico, perciò non molto inerenti al campo ‘Fashion’, ma l’idea di poter lavorare nell’ambito di studi e set fotografici mi stimola. Per questo motivo, sono ancora in contatto con Ikuo perché mi piacerebbe proseguire la mia carriera in Amazon in uno degli studi fotografici di Tokyo. Dico ‘uno degli studi’ perché sebbene quello che abbia visitato sia una struttura interamente dedicata a questo, alcuni centri di distribuzione in Giappone hanno degli studi interni dedicati agli scatti per il catalogo”. Per Alessio, questa esperienza è stata “un modo di sperimentare una molteplicità di attività distanti tra loro – quelle che caratterizzano lo studio fotografico e i processi interni al centro logistico. Mi rende orgoglioso il fatto di aver potuto sperimentare in prima persona il carattere internazionale di Amazon e rendermi davvero conto di lavorare per un’azienda globale”.

Una passione condivisa

“Io e la mia ragazza, dopo il primo viaggio in Giappone, abbiamo iniziato a studiare giapponese da autodidatti poiché vorremmo veramente trasferirci lì per studiare la lingua e, magari, anche stabilirci a Tokyo in modo permanente” conclude Alessio.