Quando l’emergenza Covid-19 chiama, la Croce Rossa Italiana (CRI) risponde. E lo fa a modo suo, con Il Tempo della Gentilezza, una straordinaria iniziativa, una vera e propria gara di solidarietà e attenzione che vede coinvolti centinaia di volontari. L’obiettivo? Garantire, in questo momento critico, l’assistenza ai più fragili, come anziani, immunodepressi e disabili, attraverso servizi come spesa a domicilio, trasporto infermi e consegna di farmaci e altri beni di prima necessità.

Volontari della Croce Rossa trasportano pacchi alimentari a Roma
Consegne di pacchi alimentari effettuate dai volontari di Croce Rossa Italiana

Una solidarietà concreta, fatta di piccoli e grandi gesti quotidiani, che ha raggiunto oltre due milioni di persone in tutto il Paese: l’anziano che vive solo, il paziente oncologico a rischio di contrarre il virus, ma anche i bambini ricoverati nei reparti di pediatria, inaccessibili nelle settimane più difficili della pandemia, che i volontari CRI hanno intrattenuto con fiabe e giochi a distanza grazie alla Rete. Un progetto di enorme impatto sociale, a cui Amazon ha contribuito con iniziative speciali di sostegno e una donazione di 500 mila euro, distribuiti tra i comitati CRI Veneto, Piemonte, Bergamo Hinterland, Piacenza, Cagliari e Rieti, che operano nelle comunità e nei territori in cui vivono e lavorano i dipendenti Amazon.

Al centro della tempesta

Tra i volontari di Croce Rossa Italiana sempre in prima linea c’è Antonio Tagliente, 59 anni, nato a Palagiano, provincia di Taranto, ma “orgogliosamente bergamasco da cinque decadi,” come dice lui. Antonio nella vita ha fatto di tutto: il carabiniere e il paracadutista, l’istruttore subacqueo e l’istruttore di judo, l’esperto di soccorso in montagna e il bancario.

Irrequieto nel DNA, ha da sempre però un punto fermo: la Croce Rossa. “È la mia seconda famiglia”, racconta. “Ho aderito all’associazione nel 1994, dopo aver assistito a un incidente automobilistico. Non sapevo come intervenire per aiutare e ho potuto solo chiamare i soccorsi. Da allora ho deciso che, in futuro, avrei sempre saputo cosa fare in certe situazioni, e sono diventato un volontario”.

Antonio Tagliente, volontario di Croce Rossa Italiana, in divisa
Antonio Tagliente, volontario di Croce Rossa Italiana nella sezione di Bergamo Hinterland e Capriate San Gervasio.

Antonio oggi è il delegato locale delle attività di emergenza CRI nella sezione di Bergamo Hinterland e Capriate San Gervasio, il cuore del dramma di questi mesi. Il suo compito è quello di coordinare le squadre di associati sul territorio, un'ottantina di persone. “Con gli altri colleghi della CRI stabiliamo chi mandare, dove, quando e perché”. Che detto da lui, tra una risata e una battuta, sembra un gioco da ragazzi, ma in tempi di epidemia diventa tutto oltremodo impegnativo.

“A partire da fine febbraio, per due mesi e mezzo, ci siamo trovati nel pieno di una tempesta di proporzioni mai viste. Al nostro numero verde ricevevamo centinaia di chiamate al giorno, con le richieste più disparate: dalla consegna di cibo per le persone anziane o le famiglie in difficoltà economica, al recapito di bombole d’ossigeno per i malati Covid-19 curati in casa o di mascherine e guanti per i bambini disabili. E ancora, dal trasporto di infetti in regime di biocontenimento fino al supporto psicologico di chi, durante il lockdown, viveva una condizione di solitudine importante”, spiega Antonio.

“I nostri volontari hanno messo in campo tutto il loro entusiasmo: se non c’erano abbastanza auto per fare le consegne, si è rimediato andando casa per casa in bicicletta. Quando non c’erano le tute-scafandro per entrare in sicurezza nelle case di chi aveva contratto il virus o era in quarentena, abbiamo chiesto una mano ai Vigili del Fuoco”.

Foto di gruppo di volontari di Croce Rossa Italiana sezione Bergamo Hinterland con gilet catarifrangenti e mascherine sanitarie
Volontari di Croce Rossa Italiana

Senza paura, con un pieno di speranza

Parola d’ordine: coltivare la speranza. “Non è stato facile, abbiamo anche perso quattro volontari, quattro amici, a causa del virus, ma la volontà di andare avanti è stata più forte di tutto, anche della paura. Nessuno di noi ha mai pensato di mollare”.

Rosario Valastro, Vice Presidente di Croce Rossa Italiana
Rosario Valastro, Vice Presidente di Croce Rossa Italiana

La gentilezza è stata l’imperativo in questo sforzo straordinario. “Per questo abbiamo battezzato Il Tempo della Gentilezza l’insieme di tutte le nostre attività durante l’emergenza sanitaria in corso”, spiega Rosario Valastro, classe 1975, Vice Presidente di Croce Rossa Italiana e volontario da 27 anni.
“All’inizio, quando ancora si sapeva poco del virus, un’informazione più delle altre passava di bocca in bocca: si diceva che, tanto, avrebbe colpito solo le persone più anziane, quasi che le loro fossero vite di serie B. Gli anziani venivano poi invitati a stare in casa, con il rischio di essere dimenticati. Noi ci siamo voluti immedesimare nella solitudine degli anziani e delle persone più vulnerabili, di tutti quei nostri vicini di casa in difficoltà economica e psicologica, prendendoci cura di loro. Il Tempo della Gentilezza è diventato così un circolo virtuoso di solidarietà, umanità e attenzione”.

Quando l’efficienza è al servizio dell’umanità

Un richiamo, quello della gentilezza, che Amazon ha accolto al volo, con la donazione di 500 mila euro. “È stato un contributo fondamentale”, chiarisce Valastro, “con cui abbiamo potuto coprire i bisogni essenziali di 15 mila persone. Avevo esperienza dell’efficienza di Amazon da cliente, ma non ancora della sua grande umanità, che è anche uno dei pilastri morali della Croce Rossa Italiana”.

Oltre alla donazione diretta, Amazon ha dato spazio all’iniziativa di Croce Rossa sul sito Amazon.it, creando un pulsante speciale per facilitare e incoraggiare le donazioni da parte dei clienti. Non solo: con il progetto Italian All Stars 4 Life, Amazon, in collaborazione con le principali associazioni industriali del settore musicale italiano, ha coinvolto una sessantina di star della musica nella reinterpretazione di Ma il cielo è sempre più blu di Rino Gaetano, il cui ricavato va anch’esso a sostegno della Croce Rossa. Una collaborazione da remoto, in cui i big della canzone hanno cantato a staffetta le strofe del brano, lanciato poi in un evento musicale trasmesso in streaming sul sito di Amazon e su Rai 1.

“Il remake della canzone di Rino Gaetano è stato un regalo bellissimo”, prosegue il Vice Presidente. “Ma il cielo è sempre più blu è stata la colonna sonora dei nostri festeggiamenti, una canzone di gioia e speranza, un’iniezione di energia”. Perché anche dopo la più brutta delle tempeste, non possono che nascere cieli sempre più blu.