I dati sull'impatto economico confermano che Amazon è un potente motore di crescita per l'economia italiana. Attraverso l'innovazione, gli investimenti e la creazione di posti di lavoro, Amazon sta contribuendo a trasformare il potenziale economico delle comunità urbane e rurali. Nel decennio in cui Amazon ha operato in Italia - Amazon.it è stato lanciato nel novembre 2010 - abbiamo raggiunto importanti traguardi che vanno ben oltre l'offrire ai clienti grande convenienza, spedizioni rapide e ampia selezione. Siamo diventati parte integrante del tessuto economico del Paese e delle comunità in cui lavoriamo e viviamo.

“Sono orgogliosa di confermare il nostro impegno nel supportare l’economia italiana, con la creazione di 3.000 nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato nel nostro paese entro la fine del 2022, per un totale di oltre 17.000 dipendenti”, dichiara Mariangela Marseglia, Country Manager di Amazon.it e Amazon.es. “Amazon è diventata una delle più grandi creatrici di posti di lavoro in Italia, offrendo all’interno dell’azienda, in tutto il Paese, opportunità professionali stabili e ben remunerate. È particolarmente importante sottolineare che si tratta di lavori di qualità, come certificato nel 2021 e confermato nel 2022 dal Top Employers Institute, che premia la qualità dei luoghi di lavoro, le opportunità formative e i piani di carriera offerti ai lavoratori in Italia”.

Investiamo nelle infrastrutture per la digitalizzazione

Dal 2010, Amazon ha effettuato investimenti diretti nelle operazioni in Italia per oltre 8,7 miliardi di euro. Ciò include sia le spese in conto capitale (come le infrastrutture costruite da Amazon, i centri di distribuzione, i centri e depositi di smistamento, gli uffici corporate e i data center), sia le spese operative (come le retribuzioni dei nostri dipendenti in Italia). Solo nel 2020, abbiamo investito oltre 2,9 miliardi di euro nel Paese per essere più vicini ai clienti e migliorare i nostri servizi. Questo è stato particolarmente importante in un momento in cui, a causa della pandemia COVID-19, molte persone si sono affidate all'eCommerce e ad Amazon per ricevere in modo sicuro i prodotti di cui avevano bisogno.

L'attuale rete logistica di Amazon in Italia comprende più di 50 siti diversi. Solo nel 2021 sono entrati in attività i centri di distribuzione di Novara e di Cividate al Piano (BG), e il centro di smistamento di Spilamberto (MO) per un investimento complessivo di 350 milioni di euro.
Poche settimane fa è infatti entrato in attività un nuovo centro di distribuzione ad Ardea, area metropolitana di Roma, in cui creeremo 200 posti di lavoro entro tre anni. Abbiamo inoltre annunciato l’apertura del nostro primo centro di distribuzione in Abruzzo in cui saranno creati 1.000 nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato entro tre anni dall’avvio dell’operatività. Negli ultimi anni, Amazon ha inoltre aperto decine di depositi di smistamento in tutta la Penisola. Per servire i clienti Amazon Fresh, l’azienda dispone di quattro centri di distribuzione urbani a Milano, Roma, Torino e Bologna.

Amazon sta inoltre investendo per ampliare gli uffici corporate di Milano, il servizio clienti di Cagliari e il centro di sviluppo di Torino, dove linguisti ed esperti di Machine learning aiutano Alexa a migliorare la comprensione della lingua italiana, giorno dopo giorno.

Per supportare la trasformazione digitale dell’economia italiana, la ripresa e la crescita delle aziende italiane, Amazon Web Services ha aperto nel 2020 la Regione AWS Europe (Milano), consentendo alle PMI italiane, alle start-up, alle grandi imprese o alle agenzie governative, di gestire le loro attività, archiviare i dati in Italia e servire i clienti finali con maggiore efficienza. Milioni di clienti si affidano ad AWS per alimentare la loro infrastruttura, diventare più sostenibili e agili, per ridurre i costi e per essere supportati nella loro trasformazione digitale.

I nostri investimenti sono dedicati a costruire l'infrastruttura digitale e fisica necessaria per fornire prodotti e servizi a milioni di clienti italiani. Molti di quei prodotti in realtà non provengono da Amazon, ma dalle oltre 18.000 PMI italiane che vendono su Amazon. Il loro successo è il nostro successo e continueremo a investire in logistica, strumenti, servizi, programmi di formazione per aiutare la ripresa della nostra economia attraverso la loro trasformazione digitale.

Amazon è diventata un importante motore per la creazione di posti di lavoro di qualità in Italia

La forza lavoro di Amazon in Italia è cresciuta rapidamente fino a raggiungere più di 9.500 persone alla fine del 2020, ha creato 4.500 nuovi posti di lavoro permanenti nel 2021 e siamo in procinto di effettuare altre 3.000 assunzioni entro la fine del 2022, per una forza lavoro totale di 17.000 dipendenti.

Secondo uno studio* di The European House - Ambrosetti che analizza le grandi aziende in Italia, Amazon è la realtà privata che ha creato più posti di lavoro in Italia negli ultimi 10 anni. In media, dall’avvio delle attività in Italia nel 2010, ogni settimana Amazon ha creato più di 26 posti di lavoro a tempo indeterminato.

Sono particolarmente orgogliosa di come il nostro team costantemente in crescita e i nostri investimenti a favore dei clienti e delle piccole imprese italiane contribuiscano alla ripresa dell'Italia.
Mariangela Marseglia, VP Country Manager Amazon.it e Amazon.es

Nel 2020, Amazon ha pagato in media 24,5 milioni di euro al mese in salari e stipendi ai propri dipendenti italiani. Un aumento sostanziale rispetto ai 17,2 milioni di euro/mese del 2019 dovuto all'aumento del numero dei dipendenti e all'impatto dei "Thank you" bonus erogati nel 2020.

Le sedi all’avanguardia di Amazon offrono ai dipendenti un ambiente di lavoro sicuro, opportunità di crescita professionale, una retribuzione competitiva e un pacchetto completo di benefit. Da ottobre 2021, i nostri dipendenti impiegati presso i siti logistici in Italia, grazie all'incremento retributivo che rientra nella revisione periodica degli stipendi realizzata da Amazon, beneficiano di una la retribuzione d’ingresso che è passata da 1.550 euro lordi al mese a 1.680 euro, l’8% in più rispetto agli standard previsti dal Contratto Nazionale del Trasporto e della Logistica. A questo si aggiungono una serie di benefit che includono sconti su Amazon.it e un’assicurazione integrativa contro gli infortuni. Amazon, inoltre, offre ai propri dipendenti ulteriori opportunità come il programma di formazione Career Choice, che copre fino al 95% del costo delle rette e dei libri di testo per chi desidera specializzarsi in un ambito specifico frequentando corsi professionali per quattro anni.

Amazon creerà 3mila posti di lavoro a tempo indeterminato in Italia entro la fine dell’anno

Offriamo nuove opportunità a persone con ogni tipo di qualifica, dai giovani alla prima esperienza, agli specialisti o ai dirigenti, in ambiti come lo sviluppo di software, la linguistica, la logistica, le risorse umane e IT presso i nostri uffici corporate di Milano, i centri di sviluppo a Torino e Asti, il nostro servizio clienti di Cagliari, i nostri centri di distribuzione, centri e depositi di smistamento e magazzini Fresh, in tutta Italia.

In azienda promuoviamo diversità ed inclusione con orgoglio e offriamo pari opportunità a tutti. Nel 2022 abbiamo ottenuto per il secondo anno di fila la certificazione Top Employer Italia 2022 dal Top Employers Institute, un riconoscimento attribuito per la qualità dell'ambiente di lavoro, le opportunità di formazione e i piani di carriera offerti ai dipendenti in Italia.

Secondo un recente studio di Keystone Strategy, attraverso gli effetti indiretti dei nostri investimenti, nel 2020 sono stati creati più di 85.000 nuovi posti di lavoro, ad esempio nell'edilizia, nella logistica e da parte delle piccole e medie imprese italiane che utilizzano la vetrina Made in Italy o i servizi marketplace per far crescere il loro business ed esportare prodotti italiani nel mondo.

PMI italiane che hanno successo su Amazon

Oltre a investire nelle nostre comunità e a creare posti di lavoro, investiamo anche in strumenti e supporto per un gran numero di piccole imprese in tutto il Paese che utilizzano la nostra tecnologia e i nostri servizi per far crescere le loro attività attraverso l'aumento delle vendite in Italia e all’estero.

Infografica che riassume il supporto di Amazon alle piccole e medie imprese italiane

Nel 2020, le piccole e medie imprese (PMI) che vendono sul nostro store sono state più di 18.000 (da 14.000 nel 2019) e hanno registrato vendite all’estero per un valore di oltre 600 milioni di euro tramite Amazon. Più di 200 hanno superato 1 milione di euro di vendite per la prima volta nel 2020. Ad oggi, hanno creato più di 50.000 posti di lavoro in Italia per supportare la propria attività online.

Supportare lo sviluppo delle aziende più piccole è al centro di tutto ciò che Amazon fa: nel 2020 abbiamo lanciato “Accelera con Amazon”, per favorire la crescita e la digitalizzazione di oltre 10.000 PMI italiane e, nel 2015, la vetrina “Made in Italy” per sostenere l'internazionalizzazione delle eccellenze italiane.

Abbiamo inoltre recentemente annunciato il nostro impegno nel supportare le PMI italiane che vendono sul nostro store a raggiungere 1,2 miliardi di euro di vendite annuali all’estero entro il 2025, più che raddoppiando il valore dell’export del 2020. Un contributo concreto al raggiungimento degli obiettivi del Piano Nazionale di Recupero e Resilienza (PNRR) offrendo, al tempo stesso, una più ampia disponibilità di prodotti originali italiani ai clienti di tutto il mondo.

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Progressi nel nostro percorso verso le zero emissioni nette di CO2 entro il 2040

Amazon si impegna a usare le sue dimensioni e la sua scala per fare la differenza per il Pianeta. Amazon è il primo firmatario del Climate Pledge, che è stato lanciato insieme all'ONG Global Optimism nel 2019. Ciò significa che ci impegniamo a raggiungere zero emissioni nette di CO2 in tutte le nostre attività a livello globale entro il 2040, dieci anni in anticipo rispetto all'obiettivo del 2050 previsto dall'Accordo di Parigi. Stiamo lavorando per raggiungere questi obiettivi intraprendendo azioni immediate per decarbonizzare tutte le nostre attività e processi - nel consumo energetico, nel trasporto con veicoli elettrici, nell’imballaggio. Uno dei nostri progetti, "Shipment Zero", mira a rendere tutte le spedizioni di Amazon carbon neutral, con l’obiettivo di raggiungerne già il 50% a zero emissioni entro il 2030. Amazon sta anche investendo nell'eolico e nel solare per raggiungere il 100% di utilizzo di energia rinnovabile nelle proprie attività a livello globale entro il 2025. Secondo il nostro rapporto sulla sostenibilità, nel 2020 abbiamo raggiunto il 65% di energia rinnovabile in tutte le nostre operazioni, rispetto al 42% del 2019. E i nostri progressi per decarbonizzare le nostre attività logistiche si riflettono nella nostra intensità di carbonio, che è diminuita del 16%. Quasi la metà del nostro miglioramento dell'intensità di carbonio è il risultato dei nostri investimenti nelle energie rinnovabili e nei miglioramenti dell'efficienza operativa.

Infografica che riassume l'impegno di Amazon verso la sostenibilità in Italia

In Italia, Amazon ha annunciato i primi progetti off-site in Sicilia: si tratta di due impianti agro-fotovoltaici innovativi che coniugano energia pulita e coltivazioni agricole che avranno una capacità produttiva complessiva di 104MW Peak (83MW di capacità AC, di cui 66MW alimenteranno le attività di Amazon in Italia). L'80% dell'energia prodotta sarà infatti destinata ad Amazon e ci permetterà di alimentare i nostri siti in Italia così come i data center di AWS, mentre il restante 20% sarà collegato alla rete, fornendo abbastanza per alimentare 20.000 abitazioni. Oltre a questo, otto siti logistici in Italia sono anche dotati di impianti fotovoltaici sui loro tetti e ogni impianto può generare fino all'80% del fabbisogno energetico annuale di una singola struttura logistica.

Inoltre, come parte del Right Now Climate Fund, Amazon sta investendo in progetti naturalistici per migliorare le condizioni ambientali nelle comunità in cui opera in tutta Europa: in Italia, Amazon sta sostenendo Parco Italia, un programma di forestazione urbana che mira a piantare 22 milioni di alberi - un albero per abitante - in 14 aree metropolitane del Paese, come parte di un programma di riforestazione e ricerca sostenuto dalla Società Italiana di Selvicoltura ed Ecologia Forestale, la Fondazione AlberItalia e Stefano Boeri Architetti. Il programma Parco Italia riceverà un finanziamento da 2 milioni di euro per sostenere la pianificazione strategica del programma e l’avvio della piantumazione degli alberi. Il progetto aiuterà anche le città a mitigare il cambiamento climatico aumentando la biodiversità, migliorando la qualità dell’aria e rinfrescando naturalmente gli ambienti.

Amazon, nuove assunzioni: 3.000 posti di lavoro, primo stipendio 1.680 euro al mese

Inoltre, in Italia, come parte del Climate Pledge Fund - un programma di investimento di 2 miliardi di dollari dedicato sostenere società innovative i cui prodotti e soluzioni favoriranno la transizione a un’economia a basse emissioni di CO2 - stiamo investendo in CMC Machinery. Si tratta di una società con sede in Umbria con una tecnologia che produce scatole su misura in base alle dimensioni degli articoli contenuti in ogni ordine. In questo modo si creano pacchetti delle dimensioni giuste che eliminano la necessità di impiegare imbottiture in plastica monouso.

Nel 2020, abbiamo inoltre lanciato Climate Pledge Friendly, un modo semplice per i nostri clienti di acquistare prodotti più sostenibili sul nostro store. Attualmente, ci sono oltre 100.000 prodotti in Europa riconosciuti come Climate Pledge Friendly, perché hanno una o più delle oltre 30 certificazioni di sostenibilità che aiutano a preservare l'ambiente.

Contribuzione fiscale complessiva in Italia

Grazie alla nostra crescita, ai nostri investimenti e ai posti di lavoro che creiamo in Italia, Amazon contribuisce a finanziare i servizi pubblici e le infrastrutture in tutto il Paese attraverso le tasse che vengono riscosse dal Governo sulle nostre attività.

Tali imposte rientrano in due categorie:

  • imposte sostenute direttamente: le imposte direttamente maturate e pagate da Amazon, tra cui l’imposta sulle società (Ires e IRAP), le imposte pagate per l'acquisizione di terreni o costruzioni (imposta di registro), le imposte sui salari e le tasse per la previdenza sociale pagate dai datori di lavoro, i dazi di importazione e la DST (Digital Service Tax);
  • imposte indirette riscosse e versate: le imposte raccolte e versate per conto dei nostri clienti, dipendenti e altre terze parti come conseguenza delle nostre attività in Italia. Queste imposte includono l'IVA e i contributi a carico dei nostri dipendenti.

È importante includere entrambe queste categorie di imposte, perché se ci si concentra su un solo aspetto della tassazione, come l'imposta sulle società, non si offre una panoramica completa: l'imposta sulle società secondo una recente ricerca condotta dall'OCSE rappresenta solo circa il 5% del totale delle entrate fiscali raccolte dai contribuenti italiani.

Amazon è un business in crescita che registra un alto volume di vendite; tuttavia, gli utili operativi rimangono relativamente bassi a causa della concorrenza sui prezzi in un settore a bassa marginalità, degli intensi programmi di investimento di capitale e dei crescenti costi operativi (inclusi quelli derivanti da una forza lavoro in crescita). La maggior parte dei governi, compreso quello italiano, incoraggiano attivamente le aziende a fare questi investimenti, e spesso usano il sistema fiscale per farlo. Da un lato, gli investimenti riducono l'imposta sulle società a breve termine, ma questa riduzione è più che compensata dall'aumento delle entrate fiscali a lungo termine o da costi più bassi per il Governo in altre aree.

Ecco, nel dettaglio le cifre della nostra tassazione

  • nel 2020 i ricavi totali delle attività di Amazon in Italia sono stati di 7,25 miliardi di euro (€4,5 miliardi nel 2019);
  • nel 2020 Amazon ha investito 2,9 miliardi di euro in Italia (€1,8 miliardi nel 2019), di cui 367 milioni di euro (€168 milioni nel 2019) come spese in conto capitale (ovvero infrastrutture: centri di distribuzione, uffici e data center)
  • il contributo fiscale complessivo è stato di 345 milioni di euro (€234 milioni nel 2019). Si divide in due parti:
    • le imposte sostenute direttamente da Amazon sono pari a 186 milioni di euro (€84 milioni nel 2019). Le tasse versate come datore di lavoro ne costituiscono una parte importante;
    • le imposte indirette che abbiamo raccolto per ulteriori 159 milioni di euro come risultato delle nostre attività in Italia (€150 milioni nel 2019).
Amazon, i ricavi in Italia salgono a 7,25 miliardi. Pagate tasse per 345 milioni

L'Italia è una fucina di talenti e opportunità e siamo lieti di svolgere un ruolo nel promuoverne e sostenerne la crescita. A oltre dieci anni dal nostro lancio in Italia, continuiamo a essere così entusiasti del potenziale del Paese tanto da proseguire a investire, inventare e creare posti di lavoro e ricadute economiche nelle comunità in tutta Italia.

* The European House – Ambrosetti ha realizzato uno studio sull'occupazione generata dalle grandi imprese italiane ed estere operanti in Italia negli ultimi 10 anni (2011-2020). Lo studio si basa sulla banca dati AIDA (Bureau van Dijk S.p.A.), contenente i bilanci di tutte le società attive e fallite. Gli ultimi dati disponibili su occupazione e fatturato sono per il 2020. Per garantire omogeneità e comparabilità dei dati, l'analisi ha preso in considerazione tutte le aziende (con bilancio depositato in Italia) che nel 2020 sono rientrate nel cluster con più di 250 dipendenti e 50 milioni di euro di fatturato. Al 15 novembre 2021, la quota di imprese che hanno depositato in AIDA il bilancio 2020 rispetto al campione totale di imprese con più di 250 dipendenti e 50 milioni di euro di fatturato è del 75%. Dal campione di analisi sono escluse le holding che consolidano più imprese, la crescita occupazionale che le imprese conseguono attraverso fusioni e acquisizioni e le imprese di lavoro interinale che assumono dipendenti per conto terzi e comprende solo la quota occupazionale generata in Italia per le imprese italiane con presenza all'estero.