In occasione della Giornata Mondiale per la Consapevolezza sull’Autismo, Amazon è orgogliosa di annunciare di aver siglato un accordo insieme ad Autismo Abruzzo Onlus per supportare l’avvio al lavoro di persone autistiche. Il primo sito logistico da cui parte questo progetto è il centro di distribuzione di San Salvo, in provincia di Chieti, dove, da inizio anno, è iniziato il percorso lavorativo della prima persona autistica coinvolto nel progetto.
“Le persone autistiche sono molto talentuose in diversi ambiti, dotate di poderose capacità mnemoniche, amano il rispetto delle regole e prestano grande attenzione ai dettagli; i team di lavoro possono trarre forte beneficio da una maggiore neuro-diversità e l’autismo dona talvolta punti di vista sorprendenti. Autismo Abruzzo Onlus esprime tutta la sua gratitudine ad Amazon Italia, che apprezza e valorizza i punti di forza delle persone autistiche” sottolinea il Presidente di Autismo Abruzzo, Dario Verzulli.
“Siamo davvero orgogliosi di essere parte integrante di un progetto così lungimirante. Conoscere, imparare ed essere sempre aperti al punto di vista degli altri è ciò che contraddistingue il nostro modo di guardare al futuro, di lavorare e innovare. Crediamo che la diversità in tutte le sue molteplici sfaccettature sia un valore aggiunto e una ricchezza da cui trarre nuovi spunti e idee. Questo nuovo e bellissimo viaggio intrapreso a San Salvo insieme ad Autismo Abruzzo Onlus ci sta insegnando molto e continueremo a impegnarci per creare un luogo di lavoro sempre più inclusivo”, dichiara Salvatore Iorio, Responsabile risorse umane delle Operations di Amazon in Italia.
Per raccontare da vicino cosa significhi un progetto di tale portata e valore, siamo andati a far visita al nostro centro di distribuzione di San Salvo per conoscere le persone che hanno lavorato affinché tutto questo potesse accadere.
Abbiamo parlato con Laura, HR Partner, che racconta: “A dicembre 2023 siamo riusciti a concludere il progetto e a gennaio Luca è entrato ufficialmente a far parte del team di Amazon insieme a noi, lavorando nel processo di pack. Credo che abbia realmente portato qualcosa in più al nostro magazzino, qualcosa in più al lavoro che facciamo tutti i giorni".
“Tutti noi siamo unici, perciò ogni persona è diversa dall’altra. Tutti sono diversi da tutti gli altri”. È con questa semplice e potente osservazione che ci accoglie Luca, che lavora come operatore di magazzino a San Salvo e che rappresenta il primo inserimento raggiunto grazie alla collaborazione con l'Associazione Autismo Abruzzo Onlus. “Se chiedete una persona autistica com’è essere autistici, penso che per un attimo rimarrebbe un po’ confusa”, continua “io penso di capire le cose ma le capisco in un modo mio. Perciò le capisco non come le capireste voi. Le altre persone? Mi sono fatto alcuni amici qui a lavoro e ne sono molto felice”.
Il Progetto
L’iniziativa nasce su impulso di Amazon, che, circa un anno fa, si è rivolta all’Associazione Autismo Abruzzo con l’obiettivo di impegnarsi nell’integrazione lavorativa di giovani autistici. Grazie alla presenza sul territorio della referente dell’Associazione, dott.ssa Rachele Giammario, e al Presidente di Autismo Abruzzo Dario Verzulli, il primo passo è stato comprendere le necessità aziendali e individuare le giuste modalità di lavoro. In concerto con i referenti aziendali, la Dott.ssa Giammario, psicologa e docente presso l’Università degli Studi dell’Aquila, ha individuato le migliori soluzioni di inserimento e predisposto un percorso formativo ad hoc, non solo per i ragazzi coinvolti, ma anche per la famiglia e per gli operatori dello stabilimento che più da vicino si rapporteranno a loro.
Il progetto curato dalla dott.ssa Giammario prevede una serie di passaggi fondamentali. Dal primo incontro con le famiglie per l’individuazione dei ragazzi da inserire nel percorso, alla formazione del personale di Amazon, sia sulle caratteristiche delle persone autistiche, sia sulla corretta comunicazione da adottare. L’azienda, nel corso di una delle visite preliminari, ha operato un’attenta valutazione delle reazioni dei ragazzi agli spazi e ai suoni delle diverse aree del centro di distribuzione, a cui è seguita una prova di lavoro nel processo individuato all’interno del sito per definire il miglior inserimento possibile.
La figura della psicologa ha agevolato il collegamento tra il giovane autistico, la famiglia e l’azienda: una sorta di interprete delle esigenze di mondi distinti, ognuno con le sue particolari caratteristiche e il comune obiettivo di rendere l’esperienza lavorativa sicura e inclusiva.
L’aspetto innovativo del progetto è costituito dalla promozione di una cultura dell’inclusione lavorativa, attraverso la valorizzazione della rete di relazioni tra i vari attori coinvolti e la creazione di un percorso che permetta ai ragazzi di raggiungere il massimo livello di partecipazione attiva alla vita sociale, con un miglioramento della qualità della vita dei giovani e delle loro famiglie.