I webinar organizzati da Amazon e Codemotion sul tema del coding sono stati accolti con entusiasmo dai docenti di tutta Italia e ognuno di loro ha ricevuto un attestato di partecipazione per ogni corso a cui ha preso parte. Molti insegnanti hanno definito l’iniziativa come “una ventata d’aria fresca” in un momento difficile per tutti, oltre che un’interessante e stimolante opportunità di formazione.

Primo piano di un uomo sulla sinistra. Indossa una maglia nera e delle cuffie, siede di fronte a una scrivania su cui è posato un PC.

Massimiliano è insegnante di sostegno presso l’IIS Buonarroti di Serramanna (CA) ed è stato da subito molto incuriosito dall’offerta formativa: “Tramite le videoconferenze, ho appreso in particolare il funzionamento di Scratch, che penso sia molto utile nell’alfabetizzazione della programmazione. Nel mio caso, calza a pennello con le materie insegnate nel mio Istituto, perché i ragazzi al secondo anno, durante le lezioni di “Scienze e tecnologie applicate”, iniziano ad approcciarsi ai linguaggi di programmazione. Con Scratch, ho scoperto un nuovo strumento di coding che permette anche agli studenti che hanno più difficoltà a entrare nella meccanica di programmazione. La sua interfaccia semplice e intuitiva infatti potrebbe tornar utile in particolare con i ragazzi DSA e diversamente abili”.

“Il mio Istituto è frequentato prevalentemente da alunni di sesso maschile e trovo che il tema del terzo webinar sia di grande rilevanza e attualità. La società ha bisogno di uno stimolo per far partecipare maggiormente le ragazze nei corsi STEM” spiega Massimiliano.

Mezzo busto di una donna in camicia bianca. Siede di fronte a un computer e a un tablet posati su una scrivania.

Manuela, insegna da 36 anni ed è attualmente docente di Musica, Tecnologia e Informatica presso la scuola primaria “D. Alighieri” dell’Istituto Comprensivo Statale 2 “E. C. Davila” di Piove di Sacco (PD) e da molti anni segue con interesse programmi legati al coding e all’informatica per l’istruzione: “Insegno a circa 175 bambini in un quartiere dove la maggioranza degli alunni proviene da famiglie straniere. L’informatica, più in generale l’approccio STEM, mi permette di dare nuovi strumenti ai bambini, i quali riescono ad avere un immediato risultato anche senza necessariamente conoscere perfettamente la lingua italiana” racconta. “Scratch è un potente stimolo creativo per i ragazzi, permette di lavorare da soli ma anche in gruppo e favorisce l’integrazione e l’inclusione. Inoltre, ogni bambino, in base alle sue competenze, può avere la giusta soddisfazione del risultato ottenuto e chi ha più capacità riesce a seguire un programma differenziato, adeguato al suo sviluppo intellettivo.”