Immaginate che ci sia una nuova tecnologia che scompone i materiali plastici esistenti per creare un tipo di plastica completamente innovativo. E immaginate che questa nuova plastica possa a sua volta essere scomposta più facilmente nel momento in cui viene riciclata - e riesca persino a biodegradarsi in modo da non rimanere in circolazione nell’ambiente per anni.

Ecco, questo scenario non sarà più solo immaginario, perché dare dare vita a queste nuove tecnologie e materiali è la missione del Consorzio BOTTLE™ (un acronimo che in italiano starebbe per “tecnologie bio-ottimizzate per tenere la termoplastica fuori dalle discariche e dall'ambiente”). È stato creato nell'ottobre 2020 a seguito dell’incarico affidato dal Dipartimento dell'Energia americano al National Renewable Energy Laboratory (NREL), al fine di avviare una collaborazione per affrontare il tema dell’inquinamento da plastica.

Amazon si è unita a questo progetto, sostenuto dal Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti, per aiutare a sviluppare l'up-cycling chimico per trattare la plastica di oggi e garantire che la plastica di domani sia progettata per essere riciclabile.

La produzione globale di materiali contribuisce a oltre il 20% di tutte le emissioni di gas serra (GHG), e oltre il 75% di queste emissioni sono generate da sole quattro tipologie di materiali: cemento, acciaio, pasta di legno e carta, e plastica. Di tutti i materiali usati oggi, la plastica è quella che cresce più rapidamente e offre maggiore opportunità di innovazione.

"La plastica continua a essere uno dei materiali in più rapida crescita di utilizzo in tutto il mondo e in molte situazioni, è ancora la migliore o l'unica opzione disponibile", ha detto Gregg Beckham, CEO di BOTTLE™ e membro del NREL. "Ridurre ed eliminare l'uso inutile della plastica monouso è una grande sfida del nostro tempo. Proprio per questo siamo impegnati a investire nel progresso scientifico, siamo entusiasti di poter sfruttare l'esperienza di Amazon nell’innovazione e collaborare insieme per trovare soluzioni che possano avere grande impatto positivo”.

Come parte del consorzio, il nostro team Amazon formato da esperti e scienziati dei materiali, spera di sviluppare tecnologie e sostanze che permetteranno all'intero ciclo di vita della plastica di arrivare a zero emissioni nette di CO2.

Amazon lavorerà con il consorzio per creare una nuova tecnologia efficiente dal punto di vista energetico che scomporrà diversi tipi di plastica e li trasformerà in materiali preziosi che possono essere usati per rifare gli stessi tipi di plastica o plastiche nuove. Nei casi in cui questi materiali non riusciranno a tornare nel flusso del riciclo, la loro struttura molecolare sarà progettata per biodegradarsi in ambienti naturali.

Questa ricerca è un ulteriore dimostrazione degli sforzi di Amazon per eliminare o ridurre i rifiuti degli imballaggi. Dal 2015, Amazon ha ridotto il peso degli imballaggi in uscita del 36% per ogni spedizione e ha eliminato oltre un milione di tonnellate di materiale da imballaggio, l’equivalente di due miliardi di scatole per le spedizioni.

"In collaborazione con NREL, abbiamo in programma di fare progressi significativi nello sviluppo di nuove tecnologie e sostanze che porteranno a ridurre la presenza di materiale nelle discariche e a incrementarne il riutilizzo nell'economia circolare", ha detto Alan Jacobsen, scienziato dei materiali in Amazon.

Se vuoi saperne di più sulla scienza dietro il lavoro di Amazon con il Consorzio BOTTLE™, guarda questo post sul blog. Puoi trovare maggiori informazioni sui nostri sforzi di imballaggio sostenibile qui.