Quella di Greta, 29 anni, è probabilmente la storia di centinaia o migliaia di adolescenti che come lei a 15 anni decidono di fare coming out con la propria famiglia e gli amici, con il timore di non essere accettati nella società in cui vivono. Una paura che può far sentire soli e arrabbiati, ma non è il caso di Greta. La sua famiglia l’ha sempre accolta, è stata presente e mai giudicante e per loro nulla è cambiato: anzi, da loro ha ricevuto la spinta ad essere ancora di più fiera di sé stessa.

Dopo la laurea in lingue conseguita presso l’Università degli Studi di Bergamo, Greta decide di partire per l’Inghilterra e iniziare le sue esperienze di lavoro all’estero sia per arricchire il suo bagaglio culturale, sia per vivere serena in una società più aperta. Dopo uno stage in Sales Marketing e un’esperienza di oltre due anni come Researcher durante i quali si è occupata di traduzione finanziaria, Greta lavora per diversi anni in un’azienda del settore automobilistico dove tratta servizi finanziari/coaching con il ruolo di Team Lead, prima per il mercato italiano e poi per il mercato inglese. Nel 2019 diventa mamma di un bambino che ha adottato in Inghilterra con la sua ex compagna. Nel 2021 decide di candidarsi ad un ruolo in Amazon come Learning Specialist per una posizione aperta presso il centro di distribuzione di Cividate a Piano, in provincia di Bergamo, con la possibilità dunque di tornare nella sua città d’origine.

Il ritorno in Italia

“Ho scelto di tornare in Italia perché amo la cultura delle grandi aziende dove si respira una mentalità aperta e inclusiva, che non è per niente facile trovare altrove. In Amazon mi sento più che accolta, la mia diversità e le diversità di tutte le persone che compongono il mio team vengono costantemente valorizzate. Ogni persona porta qualcosa di nuovo e interessante attraverso la propria storia e la propria cultura e si lavora benissimo. Arrivo al lavoro carica di entusiasmo e torno a casa sempre con qualcosa da raccontare” spiega.

Già durante il colloquio, suddiviso in varie fasi e con interlocutori diversi tra loro in mansioni e responsabilità, Greta percepisce la cultura dell’inclusività di Amazon. “Nonostante fossi in un Paese estero sono stata contattata da Amazon subito dopo aver inviato la candidatura e poi sono stata assunta. In due mesi ho rivoluzionato la mia vita, ho venduto casa, ho fatto il trasloco e i passaporti per me e il mio bambino (e il cane!) con il supporto di Amazon e sono partita per questa nuova avventura”.

Insegnare agli adulti: una nuova sfida

In qualità di Learning Specialist Greta si occupa della gestione del team, della formazione dei dipendenti e di varie altre attività, come ad esempio il nuovo progetto di Amazon che prevede l’inserimento e l’assunzione di persone sorde nei propri centri di distribuzione in Italia. “A mio figlio ho spiegato il mio lavoro dicendogli che io insegno, proprio come le sue maestre fanno con lui e i suoi compagni a scuola, solo che io lo faccio con le persone grandi”.

Mezzo busto di una dipendente Amazon in un magazzino. Ha le braccia alzate e con entrambe le mani fa il segno dell'OK con i pollici in alto. Ha i capelli corti e indossa un paio di occhiali da vista rossi.

Il motto di Greta nella vita è “learn and be curious”, e in Amazon ha trovato la posizione adatta alle sue competenze e ambizioni: “È super stimolante e non ti annoi mai, si imparano continuamente cose nuove in un ambiente di lavoro inclusivo. Il mio team è favoloso, ogni persona porta qualcosa di nuovo e interessante con la sua storia e cultura”.

Sin dal suo ingresso in Amazon, Greta è entrata a far parte, come tanti altri colleghi, di Glamazon, l’affinity group dedicato alle politiche di inclusione e non discriminazione delle persone gay, lesbiche, bisessuali, transgender, queer e intersessuali. Il gruppo è aperto a tutti i dipendenti, al di là dell’orientamento sessuale e affettivo: l’idea centrale è appunto quella di favorire consapevolezza, dialogo e confronto, per rendere Amazon un ambiente sempre più inclusivo.

“Ho deciso di parlare per far sentire la mia voce non come lesbica ma come mamma e come persona. Una mamma single qualsiasi con tutte le proprie difficoltà e le cose belle. Non c’è niente di diverso o di strano, anzi la diversità è uno dei miei valori che ritrovo anche in Amazon. È stato proprio questo a spingermi a far parte di Glamazon, poter parlare con i miei colleghi e con chi desidera conoscermi, per condividere la mia esperienza e ascoltare anche tutte quelle degli altri. In Amazon riesco a partecipare a molti eventi che coinvolgono la comunità LGBT+. Recentemente abbiamo assunto quattro dipendenti sordi ed è una cosa che mi rende molto orgogliosa”.