“Cambiamento buono”: è così che può rendere in italiano l’espressione giapponese Kai Zen che dà il titolo al concorso di scrittura creativa per le scuole ideato e lanciato da Amazon. L’obiettivo dell’iniziativa è infatti quello di stimolare il pensiero creativo dei giovani attraverso un cambiamento di prospettiva. Gli studenti degli istituti scolastici di Castel San Giovanni, Passo Corese, Vercelli e delle aree limitrofe sono stati invitati a immaginare un’originale “tecnoavventura” per dimostrare come gli strumenti digitali possano contribuire al miglioramento della qualità della vita in ambito personale, sociale e ambientale. Il tema scelto per il concorso è risultato essere particolarmente motivante per i giovani partecipanti che sono stati lasciati liberi di sviluppare la propria narrazione, da soli o in gruppo, scegliendo qualunque forma espressiva e tipologia di supporto, sia analogico che digitale.
Quest’anno, quasi quaranta scuole hanno partecipato al progetto per un totale di sessantuno classi e 178 elaborati, valutati sulla base dei criteri di pertinenza al tema, capacità di scrittura e creatività da una giuria composta da alcuni dipendenti dei tre centri di distribuzione Amazon di Vercelli, Castel San Giovanni e Passo Corese. Le classi finaliste sono state premiate con una dotazione di dispositivi Kindle da impiegare nella biblioteca scolastica e un buono per l’acquisto di ebook scelti dagli studenti. Le cerimonie di premiazione si sono svolte all’interno dei tre magazzini. Gli oltre quaranta docenti che hanno coordinato il concorso negli istituti coinvolti hanno espresso la propria riconoscenza all’azienda per aver proposto l’iniziativa, permettendo ai ragazzi di viaggiare con l’immaginazione e inventare storie originali e coinvolgenti.
A Vercelli trionfano Piramo e Tisbe
A Vercelli, il primo premio del concorso è stato assegnato all’elaborato “Piramo e Tisbe” presentato dalla classe 4°D Turismo dell’IIS “Cavour” di Vercelli in cui la vicenda dei due personaggi resi celebri da Ovidio nelle Metamorfosi viene narrata tramite Whatsapp e Instagram.
Al secondo posto si è classificato l’elaborato realizzato dalla classe 4°A dell’Istituto professionale “Giuseppe Ravizza” di Novara dal titolo “Caccia grossa a Novara”, in cui ad un gruppo di studenti viene affidato come compito a casa quello di esplorare monumenti o edifici storici della città di Novara con il supporto di un’app, Geocaching.
Al terzo posto invece, si è classificato l’elaborato delle classi 3 SIA / 4 SIA dell’Istituto professionale “Galileo Ferraris” di Vercelli che racconta la storia di una ragazza sulla sedia a rotelle che realizza il suo sogno di volare grazie ad un drone e a un visore per osservare i movimenti dell’aeromobile mentre è in volo.
Dorian Grey dei nostri tempi
Presso il centro di distribuzione di Castel San Giovanni, il primo premio è stato assegnato all’elaborato “Dorian”, presentato dalla classe 2^ indirizzo Operatore grafico dell’Istituto Don Orione di Borgonovo, in cui il celebre romanzo di Oscar Wilde ‘Il ritratto di Dorian Grey” viene riadattato ai giorni nostri e il ritratto viene sostituito da un post su Instagram.
Al secondo posto si è classificata la classe 2^ del liceo classico Giuseppe Novello di Codogno (LO) con l’elaborato dal titolo “Eneide VR”, in cui un alunno immagina di vivere il celebre poema epico grazie alla realtà virtuale.
Quest’ultima è anche protagonista del racconto classificatosi al terzo posto e realizzato dalla classe 4°A del liceo scientifico “A. Volta” di Lodi, che racconta la storia di un ragazzo al quale viene fatto credere di essere malato di cancro, mentre in realtà stava partecipando ad una ricerca scientifica per comprendere la reazione chimica della mente umana rassegnata all’idea della morte. Il giovane, durante la “terapia”, troverà conforto nella realtà virtuale.
Una scelta coraggiosa a Passo Corese
A Passo Corese, si è aggiudicato il primo premio l’elaborato “Una scelta coraggiosa” presentato dalla classe 5°H del Liceo scientifico "G. Peano" di Monterotondo (RM) in cui la narratrice è una giovane ragazza eritrea, Jendayi, che tenta di raggiungere l’Europa sull’imbarcazione Sea Watch. Una volta vicina alla costa, alla sua nave è stato impedito di attraccare e così la ragazza ha iniziato a condividere la sua esperienza online attraverso l’unico mezzo di cui disponeva, un cellulare. La sua storia ha raggiunto la terraferma e in poco tempo si è creata una community a lei dedicata dal nome #Welcome_Jendayi. Al secondo posto si è classificato l’elaborato realizzato dalla classe 2°B dell’Istituto “Pier Luigi Nervi” di Rignano Flaminio (RM) dal titolo “Caron.Te”: gli alunni hanno ideato un’app – Caron.Te appunto - che permette di memorizzare in maniera sistematica gli avvenimenti e le scene della Divina Commedia, facilitando lo studio. Al terzo posto invece si è classificato l’elaborato della classe 1B del liceo classico “Lorenzo Rocci” di Passo Corese che racconta la storia di una ragazza malata di cancro che grazie ai social network e alla tecnologia riesce a raccogliere i fondi per pagarsi le cure.