Di seguito sono riportate le osservazioni di Bianca Maria Martinelli, Policy and Strategy Director di Amazon Italia, intervenuta all'evento “La tutela del Made in Italy negli USA” organizzato dall’Ambasciata italiana negli USA in collaborazione con ICE - Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, e con Guardia di Finanza.

Dati internazionali e italiani sottolineano quanto la padronanza degli strumenti digitali oggi disponibili e la consapevolezza dell’importanza di proteggere il proprio marchio siano determinanti per il successo delle PMI sia in Italia che all’estero.

In Amazon crediamo fortemente nel valore delle PMI italiane e vogliamo essere alleati delle oltre 20.000 che utilizzano il nostro sito aiutandole a esprimere il loro potenziale.

Per questo solo nel 2021, Amazon ha investito oltre 3,4 miliardi di euro in Europa per creare appositi programmi e servizi per rispondere alle loro esigenze.

Queste iniziative sono state sviluppate nei diversi settori - formazione, gestione della logistica, lancio di nuovi prodotti, analisi e ottimizzazione del business, protezione della proprietà intellettuale e gestione degli adempimenti fiscali. E ciò avviene anche grazie agli accordi con le istituzioni italiane, europee e mondiali, come ad esempio il rinnovato Accordo di Collaborazione con l'Agenzia ICE per la promozione del Made in Italy nel mondo.

In questo senso, siamo particolarmente orgogliosi della nostra Vetrina Made in Italy, dedicata ai prodotti italiani realizzati da grandi aziende, PMI e artigiani del nostro Paese, con 1 milione di prodotti disponibili sui principali store Amazon del mondo (Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Francia, Spagna, Giappone, Emirati Arabi Uniti, Olanda, Polonia e Svezia). Sono più di 4.500 gli artigiani e le PMI italiane che usano la vetrina Made in Italy di Amazon per esportare i propri prodotti oltre i confini nazionali.

La tutela delle pmi per supportarne la crescita

In aggiunta al supporto che offriamo alle PMI per raggiungere i Paesi esteri attraverso i nostri store, negli anni abbiamo sviluppato programmi a tutela dei diritti della loro proprietà industriale. Solo nel 2021 abbiamo investito più di 900 milioni di euro nel mondo, e abbiamo impiegato oltre 12.000 dipendenti esclusivamente per le attività di contrasto di frodi, contraffazione e abusi. Abbiamo innovato nei processi di verifica dei partner di vendita e abbiamo investito nello sviluppo di soluzioni tecnologiche a supporto dei brand, che permettono di monitorare le inserzioni presenti sul nostro store, individuare eventuali prodotti in violazione e rimuoverli.

Un aspetto molto importante dell’approccio di Amazon alla lotta alla contraffazione è la cooperazione con i titolari di DPI, in questa direzione, abbiamo creato alcuni strumenti come Brand Registry, Project Zero e Transparency sviluppati con tecnologie avanzate:

  • Brand Registry: fornisce ai titolari di un marchio l'accesso a una serie di strumenti di supporto nella gestione e protezione dei propri DPI controllando testi, immagini e contenuti delle pagine di dettaglio dei propri prodotti. Iscrivendosi al Brand Registry. Nel 2021 il servizio è cresciuto fino a comprendere oltre 700.000 marchi attivi, con un aumento del 40% rispetto al 2020;
  • Project Zero: permette ai titolari di DPI di rimuovere in modo proattivo e in autonomia eventuali prodotti contraffatti, sono oltre 20 mila i brand iscritti
  • Transparency: impedisce ai prodotti contraffatti di raggiungere i clienti di tutto il mondo attraverso la serializzazione. I titolari di DPI applicano su ogni singola unità del prodotto selezionato un codice univoco, che può essere scansionato per verificare l’autenticità dell’unità lungo tutta la catena di distribuzione. Più di 23.000 marchi hanno usato a livello globale Transparency, che nel 2021 ha consentito di proteggere oltre 750 milioni di unità di prodotto.

Insieme a questi strumenti, nel 2020 Amazon ha lanciato il programma IP Accelerator, che mette in contatto gli imprenditori con una rete selezionata di studi legali specializzati in proprietà intellettuale che li supportano, con tariffe fisse e competitive, nel deposito della registrazione di un marchio. I marchi iscritti a questo programma ottengono inoltre un accesso più rapido ai vantaggi di Brand Registry.

Tutte queste iniziative messe in campo ci hanno permesso di raggiungere risultati importanti: nel 2021, le oltre 20.000 PMI che vendono su Amazon hanno registrato vendite all’estero per circa 800 milioni di euro, consentendoci di porci obiettivi sempre maggiori e ambiziosi, come raggiungere 1,2 miliardi di euro all’anno di vendite all’estero entro il 2025, più del doppio del valore delle esportazioni del 2020.

Le collaborazioni tra settore pubblico e privato sono centrali per la tutela del Made in Italy

Siamo orgogliosi dei progressi compiuti. Tuttavia, come abbiamo sottolineato nel nostro position paper per il settore pubblico e privato, per proteggere il Made in italy e prevenire la contraffazione in tutto il settore è necessario che distributori, fornitori di servizi logistici, dogane e gli enti governativi lavorino insieme.

Un ottimo esempio, a tal proposito, è rappresentato dal Progetto FATA, From Awareness to Action, realizzato da Crime&tech, spin-off del centro Transcrime di Università Cattolica del Sacro Cuore, insieme al Ministero dell’Interno (attraverso il Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale della Polizia Criminale - Dipartimento della Pubblica Sicurezza) e con il supporto di Amazon. Lo studio FATA ha sottolineato proprio l’importanza della collaborazione pubblico e privato per combattere una crescente interconnessione di schemi criminali (poli-criminalità) e un sempre più stretto legame della contraffazione con frodi, reati economico-finanziari e reati cyber.

Questa tipologia di collaborazione è al centro dell’operato quotidiano di Amazon e della Counterfeit Crimes Unit, istituita nel 2020 e composta da un team globale dedicato ad assicurare alla giustizia i malintenzionati raccogliendo prove, intraprendendo indagini indipendenti o congiunte con i marchi e intentando cause civili ove opportuno. Nel 2021, in Europa, abbiamo collaborato con Europol, la Guardia Civil in Spagna e i servizi di polizia regionali della Germania, con molte agenzie doganali. In Italia, abbiamo collaborato con la Guardia di Finanza e con alcuni marchi iconici della moda italiana, come Ferragamo e Valentino, per intentare cause congiunte contro i contraffattori.

Guardando al futuro, siamo convinti che gli interventi legislativi, oltre a supportare iniziative di alfabetizzazione digitale, armonizzazione legislativa, semplificazione fiscale/doganale/burocratica, debbano anche orientarsi a semplificare il processo di registrazione dei marchi delle PMI per proteggere l’unicità dei loro prodotti e la proprietà intellettuale; facilitare e supportare strumenti che aiutino le realtà italiane a proteggere i loro marchi una volta registrati.

Continuiamo a innovare e a onorare questi importanti impegni presi fin dal primo giorno, e desideriamo continuare a rafforzare la nostra collaborazione con le istituzioni e il settore privato perché crediamo fortemente a questo comune obiettivo di accelerare il processo di trasformazione, tutela e crescita del Made in Italy.

Due uomini posano a mezzo busto. Indossano t-shirt bianche. Sullo sfondo, un muro di mattoni.

All’evento organizzato dall’Ambasciata d’Italia negli Stati Uniti, in collaborazione con Guardia di Finanza e Agenzia ICE ha partecipato un partner di vendita di Amazon, Emil Ninni, co-founder di Koala Babycare.

“La nostra azienda è specializzata nella vendita e produzione di prodotti per la prima infanzia, dalla gravidanza ai primi 2 o 3 anni del bambino. Il nostro business, nato proprio su Amazon nel 2018 con il lancio del nostro primo prodotto, ha ben presto raggiunto un volume di vendita tale da permetterci di crescere e lanciare ulteriori prodotti”. Ha commentato Emil Ninni, che prosegue: “Per il 2023, oltre alla creazione di nuovi prodotti, ci siamo posti come obiettivo di aumentare la visibilità del nostro brand e le nostre vendite anche negli Stati Uniti, un Paese che ad oggi rappresenta già circa il 12% del fatturato aziendale, dopo il lancio avvenuto a inizio 2022. Tuttavia, sappiamo bene che, ancor più in un’area geografica dal potenziale così ampio, in termini di clientela, tutelare il proprio brand Made in Italy è fondamentale. Alcune volte, infatti, ci è successo che qualcuno abbia tentato di vendere il nostro prodotto entrando all’interno del nostro listino; altre volte ci sono state copiate immagini o testi. Ma grazie a Brand Registry, abbiamo segnalato con facilità queste infrazioni e Amazon ha immediatamente interrotto la violazione bloccando l’account che stava commettendo questa violazione”.