Il Natale è il tempo dei bambini. Per chi lo è ancora, e per chi non ha mai smesso di esserlo. Il Natale è il luogo magico dei giochi, quelli sognati per mesi, il desiderio affidato a una letterina dalla grafia ancora incerta, con qualche errore di grammatica qua e là, ma a Babbo Natale non importa. E se si è stati buoni, il 25 dicembre al risveglio ci sarà una bella sorpresa.

La frenesia natalizia conquista anche le scrivanie in ufficio

Il tablet che insegna l’inglese, il bambolotto che piange da coccolare, lo scudo da supereroe: Babbo Natale ne ha di lavoro da fare. “Fortuna che gli diamo una mano noi”, scherza Benedetta Francese, 29 anni, Team Lead della categoria Giocattoli di Amazon. Sorriso vivace e fisico slanciato da ex ballerina di classica, Benedetta è a capo di una squadra che seleziona i rivenditori di giocattoli più interessanti per Amazon.it: “Per i miei nipotini sono un’aiutante di Babbo Natale che spedisce regali. Non c’è lavoro più bello: adoro giocare e adoro il Natale”. Una passione con la “P” maiuscola, la sua. “Devo traslocare e la prima cosa che porterò nella nuova casa è l’albero addobbato, che ho decorato a ottobre. Non ho ancora il divano, il letto chissà se arriva in tempo, ma all’albero non rinuncio”.

E anche nella postazione di Benedetta, negli uffici della sede di Milano, c’è un’atmosfera a tema. “Ho messo le lucine a intermittenza e non vedo l’ora di scoprire cosa mi toccherà al Secret Santa”. Il ‘Babbo Natale segreto’ è un’usanza importata dal mondo anglosassone in cui ogni collega compra un regalo senza sapere a chi andrà. A turno ognuno estrae a sorte il nome di un altro partecipante, destinatario del suo dono. Con risultati a volte esilaranti. “In un’edizione ho ricevuto un candelabro, io a mia volta avevo regalato un test di gravidanza”. Ma il regalo di Natale più bello per Benedetta è legato all’infanzia. “Un gioco per disegnare abiti, l’ho consumato a furia di usarlo. È tutt'ora in vendita in versione aggiornata, con la possibilità di interagire con il pc”. Anche i giochi devono stare al passo con i tempi. “Ma il divertimento non cambia: ai più piccoli piace ancora tantissimo costruire, adorano i mattoncini”.

Tra nuovi desideri e passioni intramontabili

“Così come vanno forti i giochi di ruolo, la cucina da chef e la valigetta del medico. O i giochi di società, ma in formato digitale”, spiega Sarah Beddini, 36 anni, Head of Vendor Management della sezione Giochi & Giocattoli. Sarah si assicura che nel negozio virtuale di Amazon.it ci siano il maggior numero di giochi possibile e tutte le novità del settore. “Ho notato che si è assottigliata la distinzione maschio-femmina nelle richieste dei piccoli. Emergono sempre più desideri ‘no gender’: giochi che aiutano a scoprire il mondo, legati alla scienza e alla tecnologia. Lo vedo anche a casa”.

Sarah Beddini, Head of Vendor Management della sezione Giochi & Giocattoli di Amazon, siede alla sua scrivania, di fronte allo schermo del PC. In primo piano, fuori fuoco, un peluche del personaggio di Minnie.

Sarah, viso dolcissimo e vocazione multitasking, è mamma di tre bambini: Gabriele, di 8 anni, Viola, di 6, e Alice, 11 mesi. “Alle feste di compleanno vengo consultata dalle altre madri come massima esperta”. C’è da andare fieri di mamma. “Gabriele è stato in visita nel nostro centro logistico e non riusciva a capacitarsi della quantità di giocattoli sugli scaffali. ‘Mamma, ci sono tutti i giochi del mondo qui?’, mi ha chiesto. Aveva gli occhi spalancati dall’emozione”. E Sarah cosa chiede a Babbo Natale? “Un desiderio tipico di ogni genitore: tempo per me”.

La strategia del regalo perfetto

Marco Paradiso, 26 anni, occhi speciali 100% made in Palermo e Brand Specialist della sezione Videogames di Amazon.it, ha il compito di scegliere i videogiochi più accattivanti. “Faccio il lavoro dei miei sogni: a dieci anni ho ricevuto da Babbo Natale la mia prima console, non sapevo nemmeno cosa fosse, ma poi non ho più smesso. Ora per lavoro sono ‘costretto’ a documentarmi sui cartoni animati preferiti dei bambini e provare nuovi giochi. È come non uscire mai dall’infanzia!” Marco ha un debole per il Natale. “Adoro fare regali. Studio la persona per mesi finché non trovo l’oggetto giusto”. Consigli per Natale? “Ci sono i videogames con un’ambientazione storica per chi giocando vuole imparare, quelli fantasy per chi ama le emozioni forti, misurandosi con draghi e mostri. Quelli che hanno una grafica da cartone animato piacciono a tutti, bambini e adulti!”. Chissà che partite a casa di Marco. “Vivo lontano dalla mia famiglia e alcuni colleghi sono diventati punti di riferimento. Non fosse che sono l’unico siciliano in un gruppo di veneti e mi prendono bonariamente in giro. E le nostre giornate lavorative si concludono con una battaglia a colpi di proiettili di gommapiuma o tornei di calcio balilla”. Una routine spensierata. E il Natale in Sicilia com’è? “Da cartolina: grasso, grosso, invadente e irrinunciabile”.