Con 48 miliardi di euro di transato, 71 miliardi di euro di fatturato e 380 mila occupati, l’E-Commerce è un fenomeno sempre più rilevante in Italia e, soprattutto, si sta rivelando un’opportunità strategica di sviluppo per le imprese, come dimostra il nuovo Studio realizzato da The European House - Ambrosetti in collaborazione con Amazon e presentato al Forum di Cernobbio 2023 Lo scenario di oggi e di domani per le strategie competitive”.

Secondo i dati dello Studio, le imprese italiane che vendono online hanno riportato, grazie all’adozione del canale digitale, un incremento medio del fatturato dell’8,8%, della marginalità dell’8,1% e dell’export dell’8,1%. I maggiori benefici si riscontrano per le PMI, che riportano un aumento del fatturato (+9,3%), della marginalità (+64%) e dell’export (+3%).

Chi vende online riconosce, inoltre, benefici anche sul canale fisico, riscontrando in particolare un aumento della brand awareness (lo affermano 7 tra le aziende intervistate su 10), un’innovazione dell’offerta basata su esperienza multicanale insieme a un miglioramento del servizio di post-vendita (6 su 10), e un ampliamento della base di clientela nazionale ed estera (6 su 10). 

Se tali effetti di sviluppo fossero applicati a tutte le imprese italiane il cui business potrebbe essere integrato con il canale digitale, potremmo avere un effetto volano per il sistema-Paese di oltre 110 miliardi di Euro (+6% del PIL al 2022).

Gli effetti sulle aziende si aggiungono a quelli positivi generati dall’e-commerce nella lotta all’inflazione, una grande preoccupazione per molte famiglie italiane, oltre che per le imprese.

I due precedenti Studi – ovvero l’analisi sui cittadini italiani e il modello econometrico elaborato su base ISTAT – hanno rivelato che l’e-commerce ha facilitato l’accesso a prezzi bassi e a una maggiore reperibilità, ampiezza e varietà dell’offerta. In Italia i prezzi on-line si sono dimostrati più stabili anche in periodi caratterizzati da alta inflazione, sostenendo quasi 40 miliardi di euro di consumi negli ultimi 3 anni. Soprattutto, se non ci fosse stato l’effetto della diffusione dell’e-commerce, negli ultimi 6 anni l’inflazione sarebbe stata in media il 5% più alta.

Mantenere prezzi vantaggiosi, garantire un’ampia selezione di prodotti, disponibili attraverso consegne veloci sono misure che combattono l’inflazione ed è quello che Amazon fa sin dal primo giorno. Amazon si posiziona, infatti, al primo posto - nella ricerca realizzata da Ambrosetti - tra i principali brand sia fisici che online con maggiori benefici percepiti dagli italiani su contributo al potere d’acquisto, economicità, varietà e ampiezza dell’offerta. Si tratta di un riconoscimento che premia il nostro impegno a mettere il cliente al centro di ogni decisione.

Per clienti, intendiamo anche i partner di vendita, ovvero le PMI che scelgono il nostro negozio per sviluppare la propria offerta in un’ottica sempre più multicanale e internazionale, tanto che già oggi circa il 60% degli articoli venduti su Amazon proviene proprio da loro.

Concretamente, solo nel 2022, Amazon ha investito a livello europeo oltre 8 miliardi di euro in logistica, servizi, strumenti e formazione. Grazie a questi investimenti, più di 21.000 PMI italiane hanno scelto di utilizzare il negozio di Amazon nel 2022. Tra queste, più della metà ha esportato i propri prodotti registrando complessivamente oltre 950 milioni di euro di vendite all’estero (+20% vs 2021).

Le PMI hanno incrementato anche il numero dei prodotti venduti sullo store: oltre 125 milioni di prodotti in totale, circa il 20% in più rispetto all’anno precedente. Tra queste PMI, 850 hanno superato 1 milione di euro di vendite e oltre 5.100 hanno superato i 100.000 euro di vendite. Sono cifre che dimostrano il nostro costante impegno nel supportare le imprenditrici e gli imprenditori delle comunità in cui operiamo, in linea con il nostro più ampio obiettivo di aiutarli a raggiungere 1,2 miliardi di euro annui di vendite all’estero entro il 2025.

C’è tuttavia un enorme potenziale ancora da cogliere per le imprese italiane. Basti ricordare che il commercio elettronico rappresenta ancora solo il 12% del totale delle vendite al dettaglio (fonte: Politecnico di Milano) e solo il 13% delle PMI italiane vende online, un dato inferiore alla media europea del 18% (Digital Economy and Society Index 2022).

Abbiamo creato strumenti concreti per la crescita delle PMI e del Made in Italy, come la vetrina Made in Italy che porta le eccellenze di oltre 5.500 aziende italiane nei negozi online di Amazon in 11 Paesi; oppure il programma di formazione gratuitoAccelera con Amazon, lanciato a fine 2020, che ha accompagnato più di 35.000 aziende e startup italiane nel percorso di digitalizzazione e internazionalizzazione del proprio business. L’iniziativa è stata creata in collaborazione con diversi enti pubblici e privati, tra cui Agenzia ICE, Netcomm, MIP Politecnico di Milano, Regione Abruzzo, Regione Marche, Regione Liguria, Regione Siciliana, Regione Umbria. Anche SACE è entrata a far parte di questo gruppo prestigioso attraverso un Memorandum of Understanding annunciato con Amazon lo scorso 2 agosto.

Inoltre, in occasione del rinnovo dell’accordo con Agenzia ICE nel 2022, abbiamo lanciato “Amazon Incubator”, un progetto pilota rivolto a più di 100 piccole e medie imprese italiane per guidarle nel loro percorso di internazionalizzazione attraverso una formazione mirata e personalizzata.

La strada della collaborazione tra pubblico e privato è la via più efficace per consentire all’e-commerce di agire come moltiplicatore di crescita dell’economia italiana, orientando anche interventi legislativi che facilitino questo processo attraverso: la promozione della consapevolezza sui benefici e-commerce; lo sviluppo dell’industria del commercio; l’attivazione di un piano nazionale finalizzato a migliorare le conoscenze, le capacità e le competenze dei lavoratori sul digitale; il rafforzamento del Digital Export attraverso il supporto alla registrazione dei marchi e protezione della proprietà intellettuale e l’armonizzazione legislativa e regolatoria tra Italia e UE.

Continueremo a investire e a innovare per accompagnare le piccole e medie imprese italiane in un percorso di digitalizzazione e internazionalizzazione, grazie anche alla collaborazione con l’Agenzia ICE, con la quale lavoriamo dal 2019, e insieme a cui, proprio nel contesto del Forum di Cernobbio 2023, abbiamo confermato l’impegno a proseguire la collaborazione, portando le nostre eccellenze Made in Italy ai clienti Amazon nel mondo.