Capelli freschi di piega, camicia con piccoli fenicotteri blu ricamati e golfino rosa, Liliana Tovegni-Nurisso, ragazza di 87 anni, si è preparata con cura per questo giorno speciale. “È una che ci tiene molto”, sorride il nipote Alessio Taglia, 29 anni, Manager SSPA in Amazon, figura responsabile del team di -self service advertising per i vendor del sito Amazon.it. Alessio cammina con nonna Liliana a braccetto, è attento come un fidanzato galante. “Ma ho preso il treno da sola questa mattina”, spiega lei con un sorriso. “Non mi sarei persa questo momento per nulla al mondo”. Liliana è venuta a Milano dalla sua Torino per partecipare al ‘Nonni Day’, come è chiamato, in un mix irresistibile di italiano e inglese, il 2 ottobre, Festa nazionale dei Nonni. Occasione in cui i dipendenti Amazon hanno la possibilità di invitare i propri cari a visitare gli spazi Amazon. Un modo per rendere partecipi della propria vita e ringraziare chi, tanti anni fa, ci ha fatto giocare e raccontato storie, ci ha abbracciato e quando serviva consolato, allungando caramelle di nascosto da mamma e papà.

Mi sono commossa quando sono stata invitata, ma poi chi se lo aspettava un posto così? Modernissimo, con lo spazio per la pausa pranzo completo di microonde e macchina per caffè e tisane, i cestini di frutta fresca a disposizione di tutti. Ai miei tempi ce lo sognavamo
Mariarosa Passeri, nonna di Marianna Baldini, Vendor Manager di Amazon

“Il primo acquisto della nonna? Cuffie wireless per la tv

Quando sono nata io, nel 1930, queste cose qui non si potevano neanche immaginare”, dice Liliana, guardandosi in giro curiosa nel Centro di distribuzione urbana Prime Now, prima tappa della giornata. “In effetti non è che la nonna abbia ben chiaro cosa faccio”, scherza Alessio. “Sa che ha a che fare con i pacchi. Pensa che sia una specie di fattorino con il computer. È molto orgogliosa di me, soprattutto da quando il supermercato sotto casa ha un Amazon Locker, un punto di ritiro della merce, così può vantarsi con le amiche con cui gioca a pinnacola: ‘Mio nipote lavora lì.”

Alessio continua: “Ora è anche diventata una cliente Amazon. Il primo acquisto? Un paio di cuffie wireless per la tv, le ho dato una mano io”. Liliana e Alessio hanno un rapporto strettissimo: “Mi ha cresciuto lei: la mia mamma lavorava, ogni giorno dopo scuola andavo a casa sua a mangiare e fare i compiti. Le estati andavamo in Val di Susa, in montagna, e passavamo le giornate a fare chili di marmellate squisite”. L’università e il lavoro portano Alessio all’estero. “Mia nonna era disperata e ha fatto i salti di gioia quando mi hanno assunto in Amazon, così sono rientrato in Italia. Mi chiama tutte le sere, alle sette: ‘Alessio, hai mangiato? Mangia’. Io appena posso vado a trovarla…”.

Gruppo di nonni di dipendenti Amazon in visita al Centro di distribuzione urbana Prime Now di Milano in occasione della Festa dei nonni. Indossanno giubbini catarinfrangenti arancioni. Sui muri della sala in cui si trovano si leggono due principi di leadership di Amazon: 'Earn trust of others' e 'Ownership'

Niente di più bello di passare il tempo con i nipoti

Liliana non si perde una parola della spiegazione durante il tour al Centro di distribuzione urbana. Ogni tanto però le sfugge qualcosa: “Sono un po’ sorda”, spiega. Così chiede di ripetere a qualcuno degli altri nonni. Un gruppo attento e vivace. È una festa poter passare del tempo con i nipoti, vedere cosa fanno. “Ormai sono grandi, hanno le loro vite, ma oggi no, oggi si torna come quando erano piccoli e li avevamo tutti per noi.”

“Quindi mi possono arrivare gli spaghetti a casa?”, chiede Mariarosa Passeri, 74 anni, nonna di Marianna Baldini, 29 anni, Vendor Manager di Amazon. Mariarosa, in total look nero e capelli argento dal taglio grintoso, sta ascoltando la spiegazione di cos’è il Dash Button, il dispositivo che consente di acquistare i prodotti preferiti premendo semplicemente un pulsante. “Io finisco sempre la pasta, quando me ne accorgo è tardi. Sono disordinata, come la mia Marianna”.

“Se è per questo sei anche cocciuta come me, nonna”, replica divertita Marianna, in quello che ha l’aria di essere un innocente battibecco più che collaudato. “Mia nipote ed io abbiamo passato molto tempo insieme”, spiega nonna Mariarosa. “Quando Marianna era piccola, entrambi i genitori lavoravano e lei spesso era con me. Io soffrivo di mal di testa atroci e lei si metteva sul tappeto, buona, a giocare con bottoni e cartoline. Poi mi faceva un massaggio, finché non passava. Brava da piccola e brava da grande: si è laureata con il massimo dei voti, 10 e lode”. “Centodieci e lode, nonna”. “Con la gente che applaudiva la tesi”. Una Pr formidabile, Mariarosa, che ora si muove un po’ intimidita negli uffici della sede centrale, seconda tappa del tour.

“Si è commossa quando l’ho invitata”, spiega Marianna. “È stato un regalo bellissimo”, aggiunge Mariarosa. “Chi se lo aspettava un posto così? Con lo spazio per la pausa pranzo completo di microonde e macchina per caffè e tisane, i cestini di frutta fresca a disposizione di tutti. Per non parlare della moquette, di un colore diverso su ogni piano. Chissà quanto ci mettono a pulirla. Adesso chiedo, Marianna. Posso?”. Provateci voi a fermare una nonna.